Qual è la differenza tra ceramica e gres porcellanato?

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Parlare di gres porcellanato o di ceramica, per chi non lavora con i materiali, potrebbe creare qualche fraintendimento.

Spesso usati indebitamente come sinonimi, questi termini in realtà indicano materiali molti differenti tra loro, che è bene conoscere più nel dettaglio e fare una scelta informata e adeguata alle proprie esigenze progettuali.

Quando si parla di rivestimenti e pavimenti per gli ambienti, scegliere il materiale più adatto non è affatto scontato: in questo articolo esploreremo i vantaggi e le caratteristiche del gres e della ceramica, per comprendere quali sono le differenze in termini di durabilità, design e manutenzione.

Caratteristiche della ceramica

Ampiamente utilizzata nel campo dell’interior design, la ceramica è un materiale versatile ed elegante, che fin dall’antichità intreccia la sua storia con quella delle costruzioni e delle decorazioni.

I materiali utilizzati per la produzione della ceramica comprendono principalmente argille naturali e minerali. Una volta selezionati e miscelati, si ottiene una pasta omogenea, che attraverso le fasi di essiccazione e di cottura otterrà una maggiore durezza e resistenza. La smaltatura e la decorazione dei pezzi saranno destinati ad una fase finale, per donare al prodotto l’aspetto desiderato.

Esistono diverse tipologie di ceramica, a pasta porosa o a pasta compatta, che comprendono ad esempio la terracotta, la porcellana o il gres, tutte con caratteristiche diverse ed un aspetto estetico in grado di rendere unico ogni spazio.

Caratteristiche del gres porcellanato

Come abbiamo detto anche il gres porcellanato è un materiale ceramico, che rientra insieme alla porcellana nella categoria delle paste compatte.

Uno dei fattori che lo distinguono dalle ceramiche a pasta porosa, come ad esempio la terracotta e le maioliche, per il processo di lavorazione e la temperatura di cottura.

La lavorazione del gres inizia con la macinazione e la miscelazione delle materie prime, proprio come nella ceramica tradizionale, alla quale stavolta vengono aggiunti anche degli elementi in più per rendere l’impasto ancora più denso

Le caratteristiche tipiche di resistenza, impermeabilità e bassa porosità del materiale sono garantite dalla fase di pressatura e dalla cottura ad elevate temperature, durante la quale avviene un processo di sinterizzazione: l’impasto viene compattato a tal punto da acquisire una straordinaria resistenza meccanica, perché le alte temperature saldano perfettamente le materie prime che lo compongono.

Per questo motivo il gres è un materiale ceramico di alta qualità, noto per la sua resistenza e versatilità estetica. La combinazione di elementi e la procedura di produzione lo rendono ideale per un’ampia gamma di applicazioni, sia in ambienti interni che esterni. I trattamenti estetici come la levigatura, la smaltatura o l’aggiunta di pigmenti in fase di produzione sono invece essenziali per ottenere effetti estetici unici.

Differenze chiave tra ceramica e gres porcellanato

Anche se a prima vista le differenze possono sembrare poche o non rilevanti, in realtà ci sono dei fattori che determinano l’aspetto estetico del materiale, la sua resistenza e l’aderenza alle esigenze degli ambienti che andranno ad arredare e decorare.

Per preferire il gres porcellanato alle altre ceramiche, è essenziale comprendere le principali differenze che influenzano la loro composizione, i metodi di produzione e le applicazioni ideali, che determinano non solo l’aspetto estetico dei materiali ma anche la loro funzionalità.

Vediamo quindi più da vicino le principali differenze tra gres e ceramica per fare una scelta informata il più possibile.

Composizione e materiali

I materiali di base utilizzati per la ceramica e il gres porcellanato comportano delle differenze piccole ma significative, soprattutto per quanto riguarda la lavorazione.

Dopo la prima fase di cottura, la composizione delle ceramiche porose (come ad esempio la terracotta) risulta meno densa rispetto al grès porcellanato, che attraverso un processo di pressatura e cottura ad altissime temperature diventa invece estremamente compatto e resistente.

Questa differenza di composizione si traduce in un materiale molto meno poroso e più durevole nel caso del gres porcellanato, mentre la ceramica, pur essendo robusta, rimane più suscettibile a scheggiature e assorbimento di liquidi.

Applicazioni ideali del gres o della ceramica

Per quanto riguarda le applicazioni, rispetto alle altre ceramiche, porose e non, il gres spicca per la sua particolare versatilità. La scelta varierà in base alle aree da rivestire e agli ambienti ai quali il materiale è destinato, ma è importante non sottovalutare alcuni aspetti essenziali.

Negli spazi interni la ceramica è spesso apprezzata perché offre un’estetica e una varietà di design dall’eleganza senza tempo. Allo stesso modo però è importante considerare che oltre all’aspetto estetico il gres garantisce anche resistenza all’usura, agli agenti chimici e agli sbalzi di temperatura. Queste caratteristiche lo rendono adatto ad un’applicazione sia negli ambienti interni che in quelli esterni, in aree commerciali ad alto traffico o in ambienti esposti a condizioni climatiche più sfidanti.

Per scegliere tra ceramica e gres porcellanato è importante considerare anche questi aspetti di durabilità, che garantiranno una piena aderenza tra il materiale utilizzato e le esigenze specifiche della zona da pavimentare o rivestire.

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Ceramica o gres porcellanato: cosa scegliere?

Arrivati a questo punto, è chiaro come sia la ceramica che il gres siano estremamente simili in termini di resa estetica ma profondamente differenti per quanto riguarda le proprietà tecniche del materiale. Per fare una scelta accurata è fondamentale considerare quale materiale possa offrire i maggiori benefici a lungo termine.

La ceramica ha indubbiamente i suoi punti di forza, come l’ampia gamma di opzioni di smaltatura e l’armonia estetica che crea negli ambienti, adattandosi con semplicità a diversi stili di arredamento e applicazioni. Tuttavia, se consideriamo fattori cruciali come la durabilità e la resistenza, il gres porcellanato emerge come opzione più che valida. Assicurando allo stesso modo la creazione di ambienti armonici ed eleganti, oltre che la facilità di pulizia e manutenzione, è perfetto anche per le aree esterne o ad alto traffico,come patii, terrazze o vialetti, dove è richiesta maggiore robustezza. I pavimenti e i rivestimenti in gres resisteranno a macchie, usura e abrasioni, rimanendo integri nel tempo e resistendo naturalmente più a lungo rispetto alla ceramica.

In sintesi, entrambi i materiali offrono una vasta gamma di opzioni estetiche: la ceramica è spesso scelta per la sua capacità di replicare l’aspetto di materiali naturali, offrendo numerosi colori e finiture che possono adattarsi a qualsiasi stile di arredamento. Il gres porcellanato, d’altra parte, offre un’estetica altrettanto ricca e versatile ma con l’aggiunta delle caratteristiche di durabilità, resistenza e adattabilità.

I fattori da prendere in considerazione per scegliere tra gres porcellanato e ceramica sono quindi molti, e riassumono brevemente anche le principali differenze tra questi due materiali.

Se l’area da pavimentare è soggetta a un uso intensivo, come cucine, bagni o spazi esterni il gres è sinonimo di garanzia per quanto riguarda sia la resistenza che l’equilibrio tra bellezza e performance.

Se stai cercando un materiale che combini estetica e funzionalità con una lunga durata, il gres porcellanato rappresenta la scelta più vantaggiosa: trova la soluzione perfetta su Ragno.it e arreda tutti i tuoi spazi con stile e qualità!