La sostenibilità è anche prestigio architettonico

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Lo studio di Giovanna Mancini ha un approccio attento alla sostenibilità con una precisa strategia nella scelta dei materiali. Privilegia aziende portavoce di un’industria in grado di limitare il consumo delle risorse naturali e di ridurre l’impatto ambientale.

La sostenibilità è parte integrante del progetto architettonico a partire dalla fase ideativa, perfino nella realizzazione di abitazioni private. Ne parliamo con Giovanna Mancini, terza generazione di architetti nello studio Mancini, fondato nel 1945 e con sedi operative a Parigi, Milano e Piacenza. Lo studio si distingue per l’attenzione ai dettagli e la ricerca di soluzioni personalizzate dall’architettura residenziale e commerciale al restauro di edifici storici, all’interior design. “La sostenibilità”, precisa Mancini, “determina ogni decisione di design, dall’orientamento dell’edificio alla scelta di materiali e tecnologie”.

Quali principi applicate per progettare architetture più sostenibili?
“A partire dalla fase iniziale del processo di progettazione cerchiamo di realizzare edifici che sfruttino al massimo le risorse naturali disponibili, come la luce solare e la ventilazione, attraverso l’orientamento e la forma dell’edificio e la disposizione delle aperture. Allo stesso modo, privilegiamo materiali a basso impatto ambientale, prodotti con basse emissioni di CO2, riciclabili o provenienti da fonti rinnovabili. Cerchiamo di favorire l’uso di materiali locali per ridurre l’impatto legato al trasporto. Infine, integriamo sistemi e tecnologie per migliorare l’efficienza termica degli edifici e fonti di energia rinnovabili. Bisogna anche progettare affinché l’edificio sia flessibile e adattabile nel tempo. La casa privata che stiamo realizzando in Normandia è un esempio concreto di applicazione di tali principi e di design bioclimatico.

ll rapporto tra architettura e vegetazione è un punto di partenza nei vostri progetti.
L’integrazione della vegetazione nell’architettura può portare numerosi benefici sia per gli occupanti che per l’ambiente circostante. In funzione della tipologia architettonica progettiamo tetti verdi, pareti vegetali, giardini interni o semplicemente spazi destinati ad accogliere piante in vaso. Prevediamo soluzioni per il risparmio idrico, come sistemi di raccolta delle acque piovane, dispositivi per il riutilizzo delle acque grigie.

Parliamo in particolare dei materiali sostenibili. In quale modo li scegliete?
Selezioniamo materiali ecologici che contribuiscano alla creazione di spazi salubri e confortevoli per gli occupanti. Scegliamo materiali come la pietra naturale, il bambù e l’argilla che richiedono meno energia per essere prodotti. Utilizziamo materiali riciclati come vetro, metallo, ceramica con un’alta componente di materia post-consumo o plastica che contribuiscono a ridurre il flusso di rifiuti e la dipendenza dalle risorse vergini. Preferiamo gli isolanti naturali come la fibra di legno, la lana di pecora o il cotone riciclato per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Privilegiamo aziende portavoce di un’industria in grado di limitare il consumo delle risorse naturali e di ridurre l’impatto ambientale. Marazzi è il perfetto esempio di eccellenza dell’intero ciclo produttivo.

Parliamo di certificazioni e crediti LEED. La scelta dei materiali è trainante nell’acquisizione dei crediti.
Il processo di certificazione LEED ci fornisce un quadro ben definito per integrare pratiche sostenibili fin dalla fase di progettazione. La strategia dipende dal progetto e dalle sue specifiche esigenze, tuttavia, approcci comuni sono l’ottimizzazione dell’efficienza energetica, l’uso di materiali sostenibili, la gestione delle risorse idriche e la qualità ambientale interna.
Sempre più committenti, anche di residenze private, sono interessati ad acquisire la certificazione LEED, poiché può conferire prestigio al loro progetto e dimostrare il loro impegno per la sostenibilità. In generale, stanno crescendo la consapevolezza ambientale e la domanda di edifici sostenibili.